Ci sono il sole, il mare e le terme di Ischia. C’è Ischia by night, per chi vuole divertirsi. C’è pure Ischia da fotografare. E da godere. Da soli, o in compagnia di chi ha la vostra stessa sensibilità e, soprattutto, una macchina fotografica per andare a caccia degli scorci, i panorami, i dettagli che l’isola più grande del Golfo di Napoli regala in abbondanza. Lasciate per ultime le icone della Chiesa del Soccorso e del Castello Aragonese. Quelle sono cartoline che non passano mai di moda e ci si può divertire a fotografarle in maniera inconsueta, diversa.
Meglio cominciare dai luoghi lontani dal "mainstream"del turismo di massa, come Piano Liguori, l’antico borgo contadino a 325 metri sul livello del mare, distante circa 2,5 km dal centro del comune di Ischia. La lontananza non è tanto fisica, ma soprattutto spirituale, e la sensazione di quiete, pace interiore che si respira da quassù è l’identico stato d’animo condiviso da generazioni di contadini ischitani che compensavano la fatica della vita nei campi con l’incredibile bellezza del paesaggio circostante. Perciò "arrampicarsi" a Piano Liguori da Campagnano, altra frazione collinare del comune di Ischia, sarà faticoso ma ne vale assolutamente la pena.
Con i mezzi pubblici: linee C12 e C13 da Piazza Trieste e Trento in prossimità del Porto d’Ischia. Fermata Campagnano.
Stesse fatica e piacere che si provano davanti il Belvedere della Madonna di Candiano o "Sentinella Nuova" a Barano. Candiano è un antico alveo naturale della frazione di Buonopane e al Belvedere si arriva (oltre che da Buonopane) pure dai gradoni della leggendaria Fonte di Buceto, a Fiaiano. Lungo il cammino la "spiaggia fossile" di Piano San Paolo, poco meno di 500 metri sul livello del mare, e tanti, tantissimi scorci che compaiono davanti inaspettati.
Da Piazza Trieste e Trento, Ischia: linea CD (circolare destra) fermata Buonopane, nei pressi della Chiesa di San Giovanni Battista. Linea 6 per Fiaiano, fermata Nik Bar. Proseguire per Via Duca Degli Abruzzi fino alle scale della Fonte di Buceto.
Finora ci si è soffermati su scorci e panorami dell’arcipelago flegreo con la vista prospettica di Procida e Vivara, le "sorelle" di Ischia. Ma se l’intenzione è afferrare con lo sguardo l’intero periplo dell’isola d’Ischia e poi Capri, la penisola sorrentina, le isole Pontine, il Circeo, allora non c’è che da salire sulla vetta del Monte Epomeo, 789 metri sul livello del mare. La cima del gigante buono dell’isola d’ischia è raggiungibile da diversi sentieri. La strada di accesso più semplice e comoda è Via Nuova Epomeo, poco dopo Piazza IV Novembre a Fontana (Serrara Fontana). In meno di un’ora si arriva in prossimità dell’antico eremo di San Nicola da Tolentino. Altrimenti c'è il sentiero della Pietra dell’Acqua e l'altro del bosco di acacie dei Frassitelli, entrambe con accesso da Via Nuova Falanga, poco dopo il cimitero comunale di Serrara Fontana.
Da Piazza Trieste e Trento, Ischia: linee CD e CS, fermate Cimitero di Serrara e P.zza IV Novembre Fontana.
L’elenco potrebbe continuare, ma mettiamo abbiate voglia di un comodo aperitivo a Ischia e non di faticose, pure se gratificanti escursioni in giro per l’isola. In questo caso, c’è il bellissimo belvedere di Serrara Fontana con annesso bar sulla piazza per godere, tranquillamente seduti, di uno dei panorami più belli di Ischia, e non solo. Sant’Angelo è lì che sembra di toccarla con un dito, ma lo sguardo afferra l’intero versante meridionale dell’isola d’Ischia: dalle colline di Costa Sparaina e Buttavento a Barano, fino al Monte di Panza e al promontorio di Punta Imperatore a Forio, dove è posizionato uno dei fari più importanti del Mediterraneo. Sullo sfondo, immancabili, Capri e la Penisola Sorrentina. E, sempre a proposito di belvedere, segnaliamo "en passant", il belvedere Josemaría Escrivá de Balaguer, poco prima dell'ingresso nel bosco di Zaro, a Forio.
Da Piazza Trieste e Trento, Ischia: linee CD e CS, fermata Belvedere di Serrara. Linee 1, 2, CS e CD Belvedere di Forio, fermata ingresso Via Sir William Walton.
C’è dell’altro, ed ha a che fare con la possibilità, cui si accennato all’inizio, di fotografare Il Soccorso e il Castello Aragonese in maniera diversa, insolita. D’accordo, nonostante l’indubbia sovraesposizione i due simboli dell’isola d’ischia non temono usura, però a fotografare il Soccorso mentre impazza il maestrale, o il Castello Aragonese "schiaffeggiato" dalle raffiche del libeccio e dello scirocco (magari dalla curva che porta alla baia di Cartaromana) ne escono fuori delle immagini spettacolari.
Con i mezzi pubblici: per il Soccorso linee CD, CS, 1, 2, da Piazza Trieste e Trento a Ischia. Per il Castello Aragonese bus di linea 7, sempre dallo stazionamento nelle vicinanze del porto.
Ischia Vi aspetta… e guai a dimenticare la macchina fotografica!