La storia delle apparizioni mariane nel bosco di Zaro (Forio) comincia l’8 ottobre 1994, allorquando due famiglie ischitane, già impegnate attivamente in gruppi di preghiera, si recarono nel bosco per fare una passeggiata e recitare qui il Santo Rosario.
In quell’occasione di preghiera, davanti a due rocce che si ergono maestose al centro della boscaglia, a P., giovane figlio di una delle due coppie, apparve la Madonna. La Vergine comunicò al ragazzo che quell’occasionale luogo di preghiera sarebbe diventato un luogo di culto a Lei dedicato. Tornati a casa, anche L., fratello di P., ebbe il messaggio, pur, nel suo caso, senza vedere in volto la Madre di Gesù.
Va detto che i due giovani erano già in possesso dei cosidetti "Carismi Straordinari", apparizioni, messaggi, attraverso cui si manifesterebbe lo Spirito Santo al fine di diffondere insegnamenti coerenti con l’edificazione della Chiesa, il bene degli uomini e le necessità del mondo.
Da quel momento, anche I. ed M., figli dell’altra coppia, ebbero uguale esperienza mistica così come, nel tempo, anche altre ragazzi e ragazze - tra cui due ragazze A. e S., attualmente le uniche cui appaia la Madonna - furono accomunati da queste esperienze di veggenza e comunicazione soprannaturale.
Sul piano dottrinale è stato Giovanni Paolo II a dare dignità e rilievo a questi fenomeni mistici, ritenendo che "non c'è contrasto o contrapposizione tra la dimensione istituzionale e la dimensione carismatica. Ambedue, la dimensione istituzionale e quella profetica-carismatica sono coessenziali alla costituzione divina della Chiesa, perché concorrono insieme a rendere presente il mistero di Cristo e la sua opera salvifica nel mondo".
Come per le apparizioni mariane di Medjugorie, anche nel caso del bosco di Zaro, alcuni dei messaggi della Madonna avrebbero predetto il futuro. Entrambe le veggenti A. e S. ritengono ad esempio che la Vergine abbia svelato loro con 6 anni di anticipo (1995) l’attentato alle Torri Gemelle, esattamente come a Medjugorie avrebbe predetto con 10 anni di anticipo la guerra civile seguita alla dissoluzione della Jugoslavia.
Sulla scorta di un’importante, recente, copertura mediatica il culto della Madonna di Zaro si è particolarmente intensificato, a fronte di un atteggiamento prudente da parte della curia locale che nel 2014 ha istituito una Commissione Ecclesiale per approfondire la questione.
Gli appuntamenti con la preghiera nel bosco sono l’8 e il 26 di ogni mese. In occasione di questo secondo appuntamento mensile le due veggenti A. e S. diffondono al pubblico il messaggio ricevuto il mese precedente dalla Madonna. Segue la recitazione del Santo Rosario e la nuova esperienza di "trance" da parte delle donne: esperienza, che nel lessico religioso del Cattolicesimo, viene definita "Carisma del Riposo nello Spirito" da distinguere dal "Carisma della Locuzione Interiore", che apparterrebbe invece a quanti sono in contatto diretto con la Vergine pur non vedendola in viso.
Le foto senza marchio sono tratte da http://www.madonnadizaro.it/