In città l’alternarsi delle stagioni è ormai vissuto solo in relazione al clima (caldo/freddo) e agli impegni lavorativi (lavoro/ferie). A Ischia, invece, le abitudini sono ancora legate all’organizzazione della vita nei campi e di chi va per mare, alle festività religiose, addirittura ai detti popolari. Per dire, la seconda metà di settembre, fino alla prima decade di ottobre è tempo di vendemmia, ma è anche il periodo dell’anno in cui i boschi dell’isola sono presi d’assalto dai cercatori di funghi. C’è la famosissima festa di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo (Serrara Fontana), ma è anche tempo di pesca alle lampughe, il pregiatissimo pesce azzurro che lambisce le coste dell’isola in autunno. Nel frattempo, quasi mai il passaggio climatico all’autunno e poi all’inverno è così netto. Anzi! Il sole, le giornate terse, il mare cristallino, sono una costante di questo periodo, stavolta con un doppio vantaggio: non c’è l’afa di luglio ed agosto e, soprattutto, non ci sono i grandi numeri, la folla, dell’alta stagione.
Ecco perchè nei week end di settembre, ottobre, fino al ponte di Ognissanti, Ischia è da sempre meta privilegiata, simbolo, benevola illusione, di una via di fuga dal tran tran quotidiano. Da qualche anno a questa parte poi può capitare, anche in un’isola in pieno mediterraneo, di trovarsi al cospetto di ragazzini in costume intenti a ripetere la celebre frase di Halloween: "dolcetto o scherzetto". Segno dei tempi, ma poichè ogni mese ha la sua consolazione, dopo il ponte tradizionale di inizio novembre c’è l’"estate di San Martino", quella celebrata nella famosa poesia del Carducci.
Anche per le vie dei borghi dell’isola Verde, parafrasando il poeta toscano, l’"aspro odor dei vini" rallegra gli animi, ebbri del novello appena provato, magari abbinato a quelle castagne che si trovano in abbondanza nel bosco della Falanga a Forio. Sei ettari di castagni a 500 mt sul mare, con il sottobosco tipico della macchia mediterranea, da anni meta esclusiva per gli amanti del trekking che, continuando a salire, hanno la possibilità di raggiungere da lì la vetta del Monte Epomeo, in alternativa al percorso tradizionale da Serrara Fontana.
Quindi natura, cultura, enogastronomia, senza naturalmente dimenticare le terme, sono i punti che qualificano l’offerta di soggiorno ischitana con l’avvicinarsi dell’autunno, una stagione, vale la pena ribadirlo, in cui chi è realmente interessato a conoscere le tante chiese, i musei, gli scorci della più importante delle isole flegree, ha l’occasione unica di poterlo fare in un’atmosfera più intima, senza il trambusto tipico dell’estate.