Il passaggio dal termalismo "convenzionato", legato ad una domanda di cure di massa e con una spesa quasi totalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale, ad un termalismo che enfatizza invece l’unicità dell’esperienza, gli "stili di vita" possibili, in luogo della "mera cura", è la sfida che sta impegnando da anni l’isola d’Ischia e le sue strutture alberghiere. Una sfida affascinante, dalle incredibili potenzialità, soprattutto in grado di de-stagionalizzare il flusso turistico, condotta attraverso progetti di valorizzazione dell’esistente e l’ampliamento dei servizi offerti.
È il caso ad esempio dell’Hotel Sorriso Thermae Resort a Forio che da anni punta decisamente sulla propria SPA e sullo sviluppo di trattamenti estetici e percorsi benessere adatti ad ogni esigenza. Le nuove "parole d’ordine" sono diventate: doccia sensoriale, sauna finlandese, frigidarium, bagno turco, doccia jet, doccia emozionale con aromaterapia, zona relax, o ancora, massaggio al cioccolato, antistress, ayurvedico, thailandese, ecc.ecc. È evidente che l’aggettivo "termale" compare in questo caso per attrarre un nuovo target di clientela alla ricerca di nuove e sofisticate esperienze di benessere piuttosto che le classiche cure, anche se, va detto, terme tradizionalmente intese e wellness continuano tranquillamente a convivere, soltanto, con la sopraggiunta consapevolezza che le logiche dei due mercati tendono sempre più a separarsi.
Non deve stupire quindi che ci siano alberghi che puntano ancora forte sul proprio marchio di qualità termale, tanto più se in possesso di tutti i certificati attestanti la salubrità delle proprie acque e dei propri fanghi. Come il Grand Hotel Terme Di Augusto a Lacco Ameno, uno dei pochi sull’isola d’Ischia ad essere accreditato in categoria super dall’Asl Na 2, proprio perchè in possesso di tutti i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi necessari all’erogazione di prestazioni sanitarie ed idro-termali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Senza ovviamente trascurare il fatto che si tratta di un 5 stelle, per cui ovviamente dotato di un proprio centro benessere, ed in più aperto quasi tutto l’anno.
Questi due esempi chiariscono in parte la complessità dell’industria del turismo e soprattutto gli sforzi compiuti per tenere insieme innovazione e tradizione, o come è d’uso dire oggi, globale e locale, nella tensione costante rivolta alla ridefinizione dell’immagine turistica dell’isola che, oltre a mirate campagne di marketing, non può prescindere però dal concorso attivo di residenti ed istituzioni pubbliche.