La seconda tappa del Giro d’Italia andata in scena per le strade dell’isola d’Ischia sarà sicuramente ricordata per anni. Per la spettacolarità dell’evento - una cronometro a squadre che nonostante l’assenza di tratti pianeggianti è stata disputata a medie elevatissime (46,275 kmh) - ma soprattutto perchè il mondo ha potuto vedere e conoscere scorci, panorami, paesaggi della più grande delle isole del Golfo di Napoli.
Chiaro che ha aiutato molto la bella giornata, quasi che l’isola avesse deciso di “mettersi in posa”, di mostrare il profilo migliore. Ma c’è dell’altro: i limiti alla circolazione e alla sosta dei veicoli hanno svelato un aspetto di Ischia sicuramente trascurato negli ultimi tempi.
Una località a dimensione d’uomo, senza traffico, deve essere l’ambizione permanente di tutta la comunità locale, non l’eccezione di una grande manifestazione sportiva che richiede(va) il sacrificio di un giorno. Anche perchè le immagini parlano da sole: Ischia, "l’isola verde", è una delle località più belle del Mediterraneo, un luogo in cui debbono convivere e rinforzarsi due dati esistenziali profondi: il privilegio di venirci in vacanza e la fortuna, enorme, di viverci.
La gara è stata vinta dal team britannico di Sky, capitanato dal campione Bradley Wiggins. La “mitica” maglia rosa è andata sulle spalle del giovane siciliano Salvatore Puccio, sempre per il team inglese. Seconda, la squadra spagnola della Movistar. Terzo il team kazako Astana, dell’altro, e ben più affermato, campione siciliano Vincenzo Nibali.
Oltre alla bellezza del paesaggio, una gara di ciclismo permette anche di cogliere il dettaglio intimo del gesto sportivo, la tensione dei corpi, l’armonia della pedalata che, in una cronometro, ancor di più se a squadre, diventa ingrediente fondamentale della performance. Nulla infatti deve essere lasciato al caso: nè i cambi, nè le fasi in cui ci si alterna alla testa del gruppo consentendo ai compagni di squadra di mettersi in scia.
Insomma una bella giornata di sport, di cui bisogna ringraziare innanzitutto l’efficientissimo staff di supporto del Giro d’Italia, con un ritorno d’immagine enorme per l’isola d’Ischia, senza contare quello immediato, che pure c’è stato e ha inciso positivamente su attività commerciali e alberghiere.
Viva allora il Giro d’Italia. Soprattutto, Viva Ischia la più bella del Golfo di Napoli.