Conclusa con successo la seconda edizione, che si è svolta come è ormai consuetudine il primo week end di Giugno a Monte San Pietro e Zola Predosa (Bologna), Happy Hand affronta una sfida molto ambiziosa: portare la festa dello sport e dell’inclusione sociale a Ischia. L’appuntamento è per i giorni 4-5-6 e 7 Ottobre 2012.
PERCHÉ A ISCHIA? In primo luogo per il forte rapporto di collaborazione e di amicizia che ci lega a Cesare Covino, maestro benemerito della Federazione Italiana Pallacanestro per il minibasket: il professor Covino con le sue lezioni aperte ai piccoli ospiti di Happy Hand e ai loro genitori, sa coinvolgere, aggregare, appassionare. E poi col suo allievo prediletto, Giampi Ferrandino, l’entusiasmo è assicurato. In quasi trent’anni di attività, in occasione dei Camp estivi di basket, sono sfilati a Ischia molti allenatori e campioni dello sport dei canestri: parecchi di loro hanno sposato con slancio la causa Happy Hand e sono intervenuti come ospiti, per esempio Valerio Bianchini e Alberto Bucci, due tra i più titolati e vincenti allenatori del basket italiano, o hanno un ruolo importante nell’organizzazione della kermesse in quanto soci, o consiglieri dell’associazione no profit Willy The King Group che ha ideato, promosso e organizzato l’evento. Inoltre a Ischia vive un atleta che incarna al 100% lo spirito Happy Hand, vale a dire lo spirito della perfetta integrazione e confronto col mondo sportivo dei cosiddetti normodotati:ci riferiamo naturalmente del campione ischitano Gianni Sasso, maratoneta, ciclista e calciatore, con cui abbiamo stabilito un buon rapporto in attesa di poter collaborare direttamente alla riuscita della manifestazione sull’isola.
L'IDEA CHE STA ALLA BASE DI HAPPY HAND è molto semplice: non ci interessano le
abilità, o le disabilità di chi partecipa alla nostra festa. Ci interessano le persone. I riflettori sono puntati sulle discipline sportive olimpiche proposte insieme a quelle paralimpiche, per esempio volley e sitting volley, basket e basket in carrozzina, con momenti di compenetrazione tra le une e le altre. Lo sport è aggregazione, è condivisione, tutte leve importanti che possono cambiare il nostro mondo, le sensibilità sul tema delle disabilità e offrire motivazioni a chi fisicamente parte svantaggiato. Sempre attraverso lo sport l’obiettivo di Happy Hand è rompere l’isolamento in cui spesso sono costrette a vivere le persone disabili e le loro famiglie.
I NOSTRI TESTIMONIAL. Nella squadra di Happy Hand ci sono tanti amici che ci seguiranno e racconteranno agli studenti e ai ragazzi e le ragazze le loro esperienze. Tra loro naturalmente Willy Boselli (l’associazione Wtkg è nata per lui), che può parlare ai ragazzi di come le tecnologie e la domotica in particolare, sposate coi valori dell’amicizia e della famiglia, possano rendere bella anche la vita di una persona tetraplegica, che riesce a muovere soltanto la testa. In collaborazione con Alessandro Dall’Olio Willy, che vive a Bologna, ha scritto un libro in cui racconta le proprie esperienze, Il ballerino nell’albero, dove l’albero rappresenta appunto la riuscita metafora del suo corpo statico, che ospita l’anima vitale e mai ferma di un inafferrabile ballerino.
Sicuramente saranno presenti Norberto De Angelis, parmigiano, già campione europeo di footbal americano con la nazionale azzurra, prima dell’incidente stradale che lo ha reso paraplegico. Pedalando a forza di braccia con la sua handbike ha percorso la mitica Route 66, la strada della Beat Generation da Chicago a Los Angeles, per un totale di quasi 4000 km, prima persona disabile e a quanto risulta, finora, anche l’unica a portare a termine un’impresa del genere. De Angelis è primatista italiano di distensione su panca, la versione paralimpica del sollevamento pesi. Con Norberto ci sarà Lorenzo Major, karateca ai massimi livelli nazionali il quale, dopo l’incidente motociclistico che ha cambiato la sua vita, ha scoperto una incredibile versatilità di atleta come dimostrano le chiamate in nazionale nella canoa, nella scherma, nel tiro e la passione per la pallacanestro che lo ha visto competere nella massima divisione di basket in carrozzina per i colori di Padova. Il fedele compagno di viaggio di Lorenzo è il suo sorriso, specchio di un’anima che affronta le incognite del destino con positività ed entusiasmo.
Infine la reginetta di Happy Hand: Beatrice “Bebe” Vio ha 15 anni e vive con la sua famiglia a Mogliano Veneto. Il suo volto è noto, così come la sua storia di “caduta e resurrezione”: all’età di 11 anni è stata colpita da setticemia da meningococco, da cui si è salvata per miracolo, ma pagando un prezzo molto pesante. Oggi Bebe è l’unica atleta al mondo che gareggia nella scherma paralimpica con quattro protesi agli arti. Partecipa già a gare di livello mondiale e sicuramente rappresenterà l’Italia alle prossime Olimpiadi di Rio. In Ottobre, a Ischia, sarà reduce dalle Paralimpiadi di Londra dove ha avuto l’onore di essere stata scelta per fare la tedofora nella giornata dell’inaugurazione. Inoltre SkySport le ha affidato un diario quotidiano in cui ha raccontato ai telespettatori la sua bella esperienza londinese. Fedele al pieno "spirito Happy Hand", Bebe ha battuto in due assalti la più grande campionessa della scherma azzurra, Valentina Vezzali, che ha accettato la sfida e si è seduta in carrozzina e tirare contro la giovanissima rivale, alla maniera della disciplina paralimpica.
I SUCCESSI DI HAPPY HAND. La festa dello sport e dell’inclusione sociale, che vivrà in
una mostra itinerante grazie alle 20 tavole del fotografo Gabriele Fiolo, ha conseguito due obiettivi molto importanti. La mostra s’intitola Happy Hand, happy life.
In primo luogo la collaborazione e il patrocinio con due eccellenze in campo sanitario e riabilitativo: il Centro Protesi Inail di Vigorso (Bologna), la più importante struttura nazionale con oltre 11mila protesi all’anno e il Montecatone Rehabilitation Institute, il centro di riferimento a livello italiano e non solo per i traumatizzati spinali. Forte di questa partnership Happy Hand ha creato il Potential Day, una giornata in cui ha messo a disposizioni degli ospiti delle due strutture che sono venuti a trovarci, campioni e istruttori che li hanno avviati alla scoperta e alla pratica di nuove discipline sportive quali il tiro con l’arco, l’arrampicata, il sitting volley, basket, volley e hockey in carrozzina.
LE ARTI E IL GIOCO. Happy Hand è anche un’occasione di incontro tra associazioni che hanno scelto il sociale per profondere il proprio impegno. Conoscersi, stare insieme, confrontare idee, condividere progetti è una strada per crescere, per contrastare insieme l’esclusione e la marginalità, per garantire una stimolante informazione e il giusto sostegno alle persone disabili e alle loro famiglie. La rete solidale che si è creata attorno a questa esperienza è paragonabile ai giocatori di una squadra, ognuno diverso, col proprio ruolo e le proprie specificità, ma un obiettivo comune.
E’ il caso di Macondo Suoni di Sogni, una piccola associazione bolognese che promuove condivisione e scambio, operando in Italia e all’estero. Con Macondo, grazie all’iniziativa di Enrico Ercolani, il nostro Willy ha imparato a dipingere con la bocca. L’associazione spazia in svariati campi: ha progetti nelle scuole elementari, medie e superiori per promuovere la multiculturalità, il rispetto per il diverso, la condivisione, la esaltazione di risorse presenti nei giovani, per favorire il benessere, l’apprendimento e contrastare i fenomeni di bullismo e la dispersione scolastica. Organizza anche campi formativi estivi e invernali per adolescenti tra i 12 e i 18 anni, concerti, eventi musicali e artistici, corsi e attività che promuovono la creatività e Arte-terapia per persone diversamente abili e non. Ha anche un progetto solidale in una favela di Fortaleza (Vilha Velha) nel Nordest del Brasile. Legata a doppio fino all’esperienza di Happy Hand sono gli amici fiorentini della Compagnia delle Arti di Romena, stretti collaboratori del Willy The King Group nell’organizzazione stessa dell’evento. I nostri partner toscani sanno portare un sorriso a tutte le persone che vivono situazioni di disagio, di malattia, di solitudine. E’ con questa finalità che da 11 anni esiste la Compagnia che realizza forme di animazione teatrale, musicale e più in generale di spettacolo e la offre, gratuitamente, a enti, associazioni, fondazioni o qualsiasi altra struttura.
Abbiamo parlato di Bebe Vio, non possiamo dimenticare l’associazione che rappresenta e che è stata costituita dalla sua famiglia per regalare protesi sportive ai più giovani. L’associazione Art4sport Onlus crede nello sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto. La sua missione è quindi quella di aiutare economicamente e supportare a livello pratico e organizzativo le famiglie di bambini protesizzati per permettere loro di giocare e divertirsi quotidianamente attraverso l’attività sportiva. Ogni bambino sarà libero di provare a praticare lo sport che preferisce, per puro divertimento o con finalità agonistiche se ce ne sarà l’opportunità e la voglia.
Nella squadra di Happy Hand fa parte da quest’anno anche l’associazione JK14Onlus, capitanata dall’ex capitano dei leggendari All Blacks di Rugby, nonché ex Ct della nazionale azzurra, John Kirwan. La Onlus creata del neozelandese Kirwan e dall’ex campione Bresciano Gianluca Divenanzo raccoglie fondi per migliorare la qualità della vita dei rugbisti con invalidità permanenti gravi, derivate da incidenti sportivi e lo fa organizzando granfondo di nuoto. L’associazione ha finora raccolto l’importante cifra di 300 mila euro devoluti alla ricerca sui miolesi (Montecatone), all’acquisto di uno strumento di urodinamica per l’ospedale di Mirano, alla ristrutturazione in chiave di accessibilità dell’abitazione di Giancarlo Volpato, giocatore di rugby, ruolo tallonatore, rimasto tetraplegico a seguito di un incidente di gioco, e all’acquisto di due furgono Doblò attrezzati per il trasporto disabili.
A TEATRO CON HAPPY HAND. Con lo sport e le arti figurative anche il teatro ha un ruolo importante nella riuscita di Happy Hand, grazie all’adesione al progetto solidale del Willy The King Group, dell’attrice Cristina Bignardi, volto noto della fortunata serie televisiva “I Cesaroni”. Cristina sarà a Ischia per offrire la propria testimonianza e un saggio della sua bravura.